Decidi veloce o lento? Scopri come prendi le decisioni in salone e nella vita
Quale è il modo in cui formiamo le nostre opinioni e come accade negli altri?
Come suggerisce D. Kahneman parlando del pensiero umano e di alcune abitudini consolidate che ripetiamo in continuazione e delle quali non ci rendiamo conto, ecco alcuni spunti per ridurre il più possibile le scelte sbagliate e vivere meglio (o almeno provarci).
Abbiamo due tipi di pensieri: veloce e lento
Una larga componente delle decisioni che prendiamo tutti i giorni deriva dagli stimoli dettati del cosiddetto "sistema 1" della mente, quello primordiale, istintivo e "veloce", piuttosto che dal "sistema 2", quello "lento" che dà suggerimenti ponderati perché fondati su fatti concreti elaborati con criterio razionale.
Un esempio pratico di questa incredibile duplice realtà, supportato da uno studio statistico esteso, ci riporta un caso concreto: i giudici più esperti del tribunale della libertà vigilata israeliano erano fortemente influenzati dal proprio livello di appetito nel momento in cui prendevano la decisione se garantire la libertà o no a un condannato. Per quanto la cosa appaia crudele e assurda, o kafkiana, un ampio campione statistico ha dimostrato che, nei momenti più lontani dai pasti, i giudici concedono la libertà vigilata in percentuali molto più basse rispetto a quando hanno lo stomaco pieno.
Una questione di circuiti!!!
Questo è solo un esempio che dimostra come i circuiti primordiali del cervello influenzino pure le decisioni che necessitano di maggiore meditazione. Non solo il "sistema 2" (la nostra parte intelligente) ha molta meno voce in capitolo di quanto si pensi, ma tende anche a nascondere e giustificare l’intervento del "sistema 1". Difficile, per esempio, che il "sistema 2" ammetta di non ricordare un particolare di un evento cui ha preso parte. La mente umana riesce a ricordare solo alcuni momenti salienti degli avvenimenti cui assiste. Piuttosto che riconoscere il proprio errore, però, il "sistema 2" inventa dettagli di cui si dice convinto ma che in realtà non ha mai visto o ascoltato, e che gli servono solo per creare una storia integra e credibile per sé e per gli altri (la mente umana ama la coerenza nelle storie).
Vi suggeriamo di riflettere sulle circostanze che molto spesso nell’attività quotidiana in salone, con le clienti e con i collaboratori, ci troviamo ad affrontare delle scelte, piuttosto che nel momento in cui pensiamo alle strategie di crescita e sviluppo del business. Come ci comportiamo? Quale è la dominante del nostro pensiero? Da cosa è influenzata principalmente? I due sistemi sono antagonisti, ma alla fine si alleano: con quale risultato per noi?
Un terzo protagonista: il fato
Il sistema “2”, quello razionale e lento, odia il fato. Il pensiero “lento” è convinto di poter controllare ogni fenomeno e non solo non tollera intromissioni del sistema “1” quello veloce, che tende a nascondere, ma detesta anche qualsiasi cosa riferibile alla casualità, che non riesce proprio ad accettare perché genera dubbi e incoerenze. E' il nostro amore per le storie coerenti che ci porta ad attribuire grandi qualità alle persone di successo, mentre svalutiamo le capacità di chi rimane nell’anonimato magari perché palesemente meno “fortunato” in certe circostanze
Azioni concrete e ascolto!
Un altro elemento originale delle riflessioni sul pensiero lento e sul pensiero veloce è quello di suggerire azioni concrete che si possono intraprendere per cercare di migliorare la qualità della propria vita. Ad esempio propone di “cambiare gli argomenti alla macchinetta del caffè”. Al posto delle chiacchiere dettate dal “sistema uno” (il quale è molto attratto dall’errore e dal gossip sull’errore), la persona formata alle tesi dei “Pensieri lenti e veloci” può dare una prospettiva diversa a quello che ascolta, ponendo l’interpretazione razionale (“sistema 2”) a un livello superiore rispetto all’istinto. E’ pretenzioso immaginare che questo atteggiamento possa migliorare il mondo, ma è sicuro che può migliorare il perseguimento dei propri obiettivi di crescita personale e professionale, creando i presupposti per un cambiamento veramente stabile e percepito come pragmaticamente utile.
Impariamo ad utilizzare entrambi i sistemi di pensiero in funzione di quale è la problematica, il contesto, le risorse, gli obiettivi e… il nostro benessere individuale! Non ultimo: impariamo veramente ad ascoltare. Non ci stancheremo mai di ripeterlo!
Se vuoi un supporto per migliorare i tuoi risultati in questo ambito, contattaci, parlarne non costa nulla!
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